Quanto è importante lo staff all’interno di uno stand
Sicuramente l’occhio vuole la sua parte: uno stand disordinato e non curato non attrarre il visitatore, che se ne andrà in un altro allestimento che sappia esporre bene la merce in vendita.
Tolto l’aspetto estetico, deve funzionare decisamente quello pratico e il personale deve essere all’altezza di quello che il cliente vede al primo impatto. Se lo staff non sa interessare all’argomento e non sa trattare con i clienti, o peggio, si mostra poco educato o svogliato, di sicuro non invoglierà il cliente, con il rischio farlo “scappare” verso un altro espositore.
È pur vero che anche del personale gentile ed educato, ma non formato, non saprà dare le informazioni richieste e quindi non porterà clienti.
La reputazione dell’azienda è data dalla presenza che questa dà di se. Il personale che ben si presenta, ma non ha i requisiti per poter approfondire le richieste del cliente, sarà improduttivo e addirittura controproducente per la reputazione della ditta stessa.
Professionalità ed errori da evitare
Non basta la buona volontà, ma personale ben formato sull’argomento, ci sono degli errori in cui spesso, anche in buona fede, si può incappare e che sarebbe meglio evitare, non sembrano così gravi, ma colpiscono l’attenzione dei potenziali clienti, soprattutto i nuovi.
I clienti possono fare domande ingenue, bizzarre, magari non sono sempre a conoscenza del prodotto e fraintendono, ma il personale presente nel tuo stand in fiera non deve mai dare l’impressione di trattarli con superficialità, non degnandoli dell’attenzione richiesta.
Ancor peggio è prestare poca attenzione ai clienti che si sono avvicinati, rimanendo a chiacchierare con i vicini di stand o con gli altri promoters dello stesso.
Raccogliere le informazioni e i dati del cliente sembra una cosa scontata, ma che molti non fanno.
Infine, quello che può denotare una scarsa conoscenza della materia, non sapendo rispondere a domande tecniche sugli articoli, può rivelarsi anche deleterio per cercare di acquisire nuova clientela.
Metodi di acquisizione del personale
Per organizzare al meglio il proprio staff è necessario seguire dei passaggi che consentano di avere del personale cortese e capace sulla materia di cui si dovrà occupare.
Ci sono delle caratteristiche dalle quali non si può prescindere: sarà impensabile credere che una persona scontrosa e umorale possa sapersi approcciare alla gente, che non sempre è cortese nel domandare o semplicemente poco chiara nell’esporre le proprie richieste.
Un buon promoter deve essere in grado di mettere al centro dell’attenzione del discorso i clienti, i prodotti, i servizi, la vendita poco se stesso o l’azienda.
Deve saper capire le esigenze di chi si trova davanti, essere attivo senza esagerare, comprendere cosa il cliente ricerchi e subito dare delle alternative per l’acquisto, mostrando una gamma di possibilità.
Molte domande sono vaghe, mostrano un vago desiderio del cliente, e quando non sono molto precise, devono essere interpretate e incanalate dal promoter direttamente sul prodotto che meglio si addice alla persona.
Proprio per questo motivo, il promoter deve conoscere bene gli articoli e i servizi, per vagliare la possibilità più adatta per la richiesta di quello specifico cliente, soprattutto se è la prima volta che questo si approccia a un prodotto che non conosce nel dettaglio.
È utile, o addirittura indispensabile, conoscere anche l’ambito di lavorazione del prodotto, per ciò che concerne la concorrenza, il mercato e le relazioni con altri prodotti e/o servizi.
Fare il promoter è un lavoro fisicamente impegnativo, bisogna essere curati e presenti, stare in piedi per molte ore al giorno, bisogna avere una buona parlantina e la capacità di poter approcciare persone di ogni genere e livello culturale. Oggi più che mai occorre una certa sensibilità nel trattare.
Occorre anche avere una forte capacità di resistenza alla fatica e allo stress: non tutti i clienti sono buoni clienti, ma occorre utilizzare sempre il sorriso e la pazienza.
Per poter avere del personale che conosca bene i prodotti è utile organizzare delle giornate di formazione. Serviranno per creare il giusto background sul prodotto da vendere. Queste sono da considerarsi giornate formative che, se ben strutturate, daranno i loro frutti in termini di contatti presi e magari, andati a buon fine.
Indispensabile avere delle modalità chiare da proporre ai promoter per imparare a sapere interloquire con i clienti. È bene insegnare come porre delle domande, come dare delle risposte e come far sì che il proprio discorso sia chiaro e finalizzato all’obiettivo dell’azienda.
Infine è opportuno far capire a tutti quali sono gli obiettivi comuni da raggiungere.
Dare dei protocolli di intervento in modo tale che ognuno sappia come deve affrontare le diverse situazioni, sarà un modo semplice per risolvere anche problemi complessi.
Se tutto è chiaro all’interno dello staff, non si dovrebbero verificare grossi problemi.
Mosse vincenti
In definitiva, perché una fiera porti i suoi frutti, il tuo staff deve sapere affrontare con capacità l’evento, personale educato, paziente e preparato ti aiuta a presentare l’azienda nel migliore dei modi possibili.